LA FORTUNA CON LA EFFE MAIUSCOLA di Eduardo DE FILIPPO

GENNARENIELLO -> TOMMASINO
Figlio unico, molto viziato, anche in ragione di un lieve RITARDO MENTALE, è apatico, abulico e trascorre le sue giornate mangiando e chiedendo continuamente cibo alla madre. Violento con la zia Fedora che, non sopporta perché vecchia e pettegola, quando Gennaro, il padre, decide di andare via di casa egli diventa il difensore della famiglia e resta con la madre promettondole di andare a lavorare per mantenerla.
NATALE IN CASA CUPIELLO -> TOMMASINO
Detto “Nennillo” , un vezzeggiativo che ne sottolinea la immaturità. Tommasino è uno scansafatiche e pure mariuolo, si vende gli indumenti dello zio. Coccolato e viziato dalla madre, ha, però, un rapporto conflittuale con il padre Luca. Questi lo definisce <ladro matricolato>,<brigante>,<delinquente>,<carogna>. Comunque, lo giustifica, perché il ragazzo da piccolo è stato malato, ha avuto la malattia dei nervi, e, per questo, fa i dispetti, ma poi è affezionato e vuole bene alla famiglia.
LA FORTUNA CON LA EFFE MAIUSCOLA -> ENRICUCCIO
Per gli inquilini è un tormento. Con la fionda rompe gli specchi: è dispettoso e pure malatiello. Il suo ” ritardo mentale ” non gli impedisce di essere furbo. La sua anima semplice, da bambino, ed il suo atteggiamento esplosivo, sono un antidoto contro le mistificazioni e le maldicenze. Pur nella sua limitatezza infantile: <…è infantilito…>, comprende le ristrettezze economiche della famiglia e si adopera, come può, per evitare che il padre firmi il contratto di adozione. Tommasino, riscopre il sentimento di figlio, quando il padre decide di autodenunciarsi e riacquistare l’onestà perduta; tanto
da affidargli il suo amato pupazzo.

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LA FORTUNA CON LA EFFE MAIUSCOLA di Eduardo DE FILIPPOultima modifica: 2019-06-01T21:36:00+02:00da regiac1948
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